8 agosto 2025
Nella sala stampa Antonio Bassi del Carlo Castellani è stato presentato Andrea Fulignati, portiere tornato ad Empoli dalla Cremonese. "Appena c’è stata la possibilità di tornare a Empoli ho quasi smesso di pensare alla serie A con la Cremonese – ha dichiarato il neo portiere azzurro –. La mia volontà, essendomi conquistato la promozione sul campo, sarebbe stata quella di rimanere, però ho sempre detto che, qualora ci fosse stata una scelta differente da parte della società, non avrei avuto rimorsi e neanche rancore. Qui sono a casa, nel 2018 ero arrivato in un momento differente, avevo un ruolo diverso. Oggi mi sento nel posto giusto al momento giusto, con tutto l’affetto delle persone che mi vogliono bene e che conosco. Sono convinto che potrebbe essere un anno positivo. Il gioco con i piedi? Ho sempre avuto queste caratteristiche, poi come è successo a Catanzaro, devi trovare l’allenatore giusto e la disponibilità della squadra per metterle in mostra”. “Andavo sempre allo stadio con mio padre in Maratona Superiore – ha aggiunto –, poi crescendo e venendo a scuola a Empoli avevo un sacco di amici che andavano in Maratona Inferiore, così anch’io sopra non ci riuscivo più a stare e ho iniziato ad andare giù finché a 17 anni non sono partito per Palermo. Tuttavia, appena possibile tornavo sempre allo stadio. Per questo credo che non stia a me dire che cosa rappresenta Empoli, è una società che negli ultimi quattro anni ha fatto la serie A, quindi parliamo di una realtà importantissima. Cerco di portare la mia esperienza e, dove serve, quello che è stato il mio passato recente. Negli ultimi anni ho fatto esperienza in serie B e per gli azzurri tornare fra i cadetti, dopo tutto questo tempo, sarà sicuramente diverso rispetto a cinque anni fa. L’amichevole col Sassuolo? Abbiamo fatto un’ottima fase di non possesso. Il mister aveva chiesto di non perdere i duelli e di farsi sentire perché il contatto è importante con le partite ufficiali che si avvicinano. Anche nella parte finale quando ci siamo difesi più bassi siamo stati ordinati, ci è mancata un po’ la fase di possesso ma loro ci chiudevano bene le nostri fonti di gioco e noi non siamo stati bravi a trovarne altre, altro aspetto per cui ci vorrà un altro po’ di tempo”. “Il debito della notte di Palermo è da saldare, ma bisogna arrivarci pian piano – ha concluso Fulignati –. La società ha deciso di ripartire da zero, per ora ci sono tantissimi giovani, tutti forti e con la cultura del lavorare, marchio di fabbrica dell’Empoli. La Serie B però è un campionato insidioso, quindi ci dovrà avere massima attenzione. Dovremo essere bravi a rimanere più tranquilli possibile per riuscire a tira fuori anche la spensieratezza che possono avere i giovani. Poi vedremo piano piano quello che saremo in grado di fare, ma creare troppe aspettative rischia di essere un’arma a doppio taglio”.